18 research outputs found

    The Emergent City (2007- 2017): Artistic explorations of the control and the ethics of data

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    The PhD by Published Works examines selected practice-based artworks made by the author - the artist Stanza - over a ten-year period. This thesis represents an opportunity to reflect back on a body of digital artworks after they have been made and to re-examine the artworks that were conducted through artistic practice-based research and to contextualise them in an academic framework. This PhD focuses on selected art projects made in the period 2007 to 2017 but are grounded in work under the title The Emergent City developed from the author's AHRC research fellowship at Goldsmiths College, University of London from 2006 to 2009. The research became an investigation into the ubiquity of real-time data within the city to create new media artworks. The practice resulted from technical investigations via sensor-based inquiry into real-time global observations currently employed via data harvesting technologies which cannot be separated from the artworks made and presented. This thesis discloses how, through practice-based research, these artworks contribute to the field of new media art by investigating real-time data flows, that simultaneously allow the meaning to be shifted, altered, parsed, and represented back to us, the audience, as art. Furthermore, and in context, the work incorporates inquiry into dataveillance , the smart city and the Internet of Things (IoT). The body of work The Emergent City incorporates research based digital artworks which are all in turn investigations into archives of these data that are controlled via bespoke online interfaces, which have been reformed and recounted into real-time experiences, as emergent artworks made by the author. The artworks are not only expressions of ideas that create a rich understanding of complex concepts of the contemporary issues of surveillance and privacy. They could also be described as technological demonstrators that cross multi-disciplinary boundaries, including art, computing and urban studies. Through numerous commissions, and research grants, these artworks have in common that they scrutinised the real-time city as a panoptic control system. Over twenty art projects (2007 - 2017) have been made using live real-time environmental data, surveillance and security data that have been presented and exhibited in various galleries worldwide from the Bruges Museum to the V&A and supported by numerous curators, which will be discussed. Finally, conclusions drawn at the end relate to the possibilities offered to artists by representing city environments with data and how artworks can enable us to critically reflect upon issues concerning surveillance through data-oriented new media artworks. The projects are all viewable online at www.stanza.co.uk where all these art projects are archived as online interfaces and online visualizations, as well as data-driven dynamic artworks in the form of large scale installations, or sculptural objects

    Valutazioni cliniche e sperimentali di una nuova linea implantoprotesica: ricerca sperimentale.

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    La ricerca in oggetto è consistita in un test d'impianto su animale di perni in titanio e della successiva analisi sia del materiale che dell'interfaccia creata coi tessuti biologici

    In vivo study of the degradation of 4 different composition active glass

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    The present study investigated the behavior of 4 different glasses. used as granules for bone repair, to understand the influence of the composition in bone stimulation and their degradation in a biological environment

    Il danno dentale nei soggetti affetti da malattia celiaca: analisi di una sperimentazione clinica.

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    La Malattia Celiaca è una grave patologia invalidante caratterizzata da atrofia dei villi intestinali e, spesso, da malassorbimento. Le lesioni intestinali sono indotte, attraverso sistemi patologici non ancora chiariti, dalle proteine del glutine che sono contenute nel frumento, orzo, segale ed avena. Da un punto di vista etiologico grande rilevanza ha l'"habitus" genetico del soggetto mentre la teoria patogenetica maggiormente accreditata chiamerebbe in causa un meccanismo disimmunoergico. La componente immunologica anticorpo-mediata è, tuttavia, sicuramente importante per quanto riguarda i test di diagnosi e monitoraggio di questi pazienti. Tra gli anticorpi che presentano un maggior interesse clinico-diagnostico stanno gli Anticorpi Anti-Glutine (AGA) e quelli Anti-Endomisio (EMA). La diagnosi di Celiachia è sempre stata condotta seguendo i criteri fissati dal Gruppo Europeo di Gastroenterologia e Nutrizione Pediatrica (ESPGAN). Da tempo si sa che esiste un interessante risvolto sintomatologico orale nell'ambito della Malattia Celiaca. Essa, infatti, può presentarsi accompagnata a segni quali afte ricorrenti, malattie francamente autoimmuni e lesioni dentali specifiche individuabili, in particolare riguardo, sulla serie permanente ed in rapporto allo smalto dentario. Tali ultime lesioni sono sicuramente in assoluto maggior rapporto con i periodi embriologici dentali della istodifferenziazione e della mineralizzazione e sono rappresentate da forme particolari di ipoplasie e di opacità. Le lesioni tipiche dentali riscontrabili nella Celiachia ricordano concettualmente l'Ipoplasia Cronologica dello Smalto in quanto la noxa colpsce sistematicamente e simmetricamente le aree di smalto che sono in corso di maturazione durante lo svolgersi della stessa. Al fine di standardizzare le osservazioni dentali abbiamo deciso di adottare la tabella "per Gradi" elaborata da Aine poichè si dimostra semplice, adottabile e ripetibile ovunque ed anche particolarmente adatta a rilevare una simile tipologia di lesioni. Lo scopo di questo studio preliminare è stato quello di compiere una prima ricognizione sulle condizioni specifiche dello smalto dentale nei pazienti affetti da Malattia Celiaca. A tal fine la campionazione dei pazienti e dei controlli è stata estremamente accurata, escludendo tutti coloro in cui patologie intercorrenti od altro potevano interferire nel quadro valutativo, e fissando rigidi paramentri per la valutazione dentale. Lo studio è stato condotto in "doppio cieco". Dai 27 pazienti che componevano la nostra casistica è risultato che il 38% di questi presentavano lesioni specifiche accertate mentre, considerando solo quelli in dentatura mista o permanente, la percentuale di positivi cresceva al 50%. Nessun caso è stato individuato in dentatura decidua nè si sono riscontrate differenze di incidenza, statisticamente accettabili, in rapporto a presentazioni della Celiachia Tipiche od Atipiche o con Sintomatologia forte o debole (in tutte e 4 le possibili combinazioni). E' emerso anche che la dentatura decidua non offre caratteristiche sintomatologiche note, specifiche per la Celiachia per cui per una procedura di screening dentale occorrerà procedere dopo i 7 anni, cioè almeno in fase di dentatura mista. Nel caso in cui si rendesse necessaria un'indagine di Challenge (risomministrando glutine al paziente sospetto celiaco) i protocolli ESPGAN consigliano di eseguirla il più presto possibile noi, invece, riteniamo sia assolutamente indicato agire dopo i 7 anni, quando saranno conclusi i processi amelogenetici dei gruppi principali di denti (tranne gli ottavi), al fine di ridurre al minimo ogni potenziale rischio di danno specifico (anche alla luce delle moderne possibilità di diagnosi anticorpale che potrebbero rendere obsoleta la prova di Challenge). Codice: IT\ICCU\UFI\035672

    Una sperimentazione clinica in tema di danno dentario in corso di Celiachia: correlazioni e conseguenze in rapporto all'apparato stomatognatico.

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    La Malattia Celiaca è un'entità patologica caratterizzata da atrofia dei villi intestinali glutine-dipendente spesso associata a malassorbimento. Gli autori, dopo averne brevemente illustrato l'etiologia, la patogenesi e la diagnostica, passano ad analizzare la natura del particolare danno dentario che ad essa si associa. Gli autori, in questo studio preliminare, evidenziano una particolare relazione tra danno dentario specifico ed età in cui è stata posta la diagnosi di Malattia Celiaca mentre, apparentemente, non si evidenzierebbero particolari incidenze cariose in questi soggetti, sia nei confronti dei Celiaci negativi per danno dentale che in rapporto alla popolazione controllo non affetta. I parametri statistici su cui si impernia questo studio, tuttavia, non ammettono livelli troppo "netti" di sicurezza per cui occorrerà proseguire le indagini scientifiche ed aumentare la numerosità della popolazione di studio al fine di pervenire ad un maggior grado di sicurezza ed affidabilità del modello matematico valutativo. Codice: IT\ICCU\UFI\035672
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